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Il Forte Santa Tecla, venne edificato intorno al 1755 dalla Repubblica di Genova, su progetto dell’ingegnere militare Giacomo De Sicre.

Venne costruita come dimostrazione di forza nei confronti della città   a seguito dell’insurrezione popolare del 1753, durante la quale era stato imprigionato dai sanremesi il governatore inviato dai genovesi..

Da secoli la Repubblica genovese, infatti, contrastava l’aspirazione di Sanremo di essere annessa al Regno di Sardegna, situazione che scatenò la sollevazione popolare e infatti

la prima pietra venne posta nel 1754 senza la partecipazione  della popolazione contraria alla demolizione delle numerose case che la costruzione della fortezza prevedeva.

Prima chiamata Fortezza San Giorgio, deve il suo attuale nome al fatto che nella posa della prima pietra fu posta una reliquia di Santa Tecla,  discepola di San  Paolo che miracolosamente si era  salvata due volte dal martirio.

Il Forte Santa Tecla svolse ancora il suo ruolo nel periodo napoleonico, nell’ambito del sistema difensivo costiero e dal 1815 fu utilizzato come caserma. Nel 1864 il forte fu adattato a Carcere Giudiziario, conservando intatto l’impianto originario e rimase tale fino al 1997, tranne negli anni 1943-1945, quando divenne deposito delle munizioni durante l’occupazione tedesca.

Nel 1997, liberato dal suo uso, ormai improprio, è stato restaurato e valorizzato per essere aperto al pubblico e finalizzato a ospitare attività culturali.

Nel 2013 venne assegnato alla Soprintendenza ai Beni Ambientali ed Architettonici della Liguria, che ha avviato lavori di restauro e consolidamento, per rendere utilizzabili gli spazi interni del piano terra che, pur mantenendo l’impianto originale, sono aperti alla città e ospitano mostre ed iniziative culturali.

Struttura

Il forte, a pianta triangolare e fortificato da bastioni  sui vertici, è un tipico esempio di architettura militare del settecento, uno dei pochi rimasti intatti sulla costa ligure. Si sviluppa su tre piani: il piano terra comprendeva  l’alloggio del Comandante, la cappella al centro del cortile e la cisterna; il primo piano, gli alloggi per circa 80 soldati; il secondo piano gli alloggi per due capitani, i magazzini e le batterie, due rivolte verso terra ed uno verso mare. La potenzialità del forte era di 16 pezzi d’artiglieria, disposti su baluardi anteriori e di altri 5 più piccoli sul bastione posteriore. Come detto la particolarità era che il forte serviva soprattutto  per controllare la città e non per proteggerla.

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